Come portare le feci dal veterinario per renderlo felice
Articolo semiserio su come portare le feci dal veterinario in maniera costruttiva, cioè permettendogli di avere un adeguato campione da analizzare senza esagerare in eccesso. E su dove mettere tali feci in modo da non trasformare l’esame feci in una caccia al tesoro. Anticipiamo subito due regole fondamentali per rendere felice il veterinario:
- portare un campione sufficiente a permettere le analisi
- utilizzare un contenitore da cui estrarre le feci non si trasformi in una pesca miracolosa
Come portare le feci dal veterinario: quantità
Il quantitativo di feci da portare al veterinario per esaminarlo dipenderà un po’ anche dal numero di esami che deve fare. Se è necessario fare un esame coprologico per arricchimento, un Baermann, un test Giardia, una ricerca della tripsina o una ricerca particolare in laboratorio, va da sé che sarà necessario un sufficiente campione di feci tale da non costringere il vet a dover raschiare il fondo della provetta pur di riuscire a ottenere un campione congruo.
Questo significa che servirà più di una micromolecola (il cotton fiock appena sporco di feci vi dico subito che non è un campione adatto, così come portare la lettiera del gatto sporca di feci o il tappetino igienizzante macchiato di feci: cotton fiock, lettiera e tappetino non possono essere strizzati per ottenere delle feci), ma senza esagerare.
Riempire un barattolo di Nutella di feci fino al coperchio forse è un filino troppo: un po’ di meno va bene.
Dove mettere il campione?
A meno di dover fare esami particolari, come coprocolture, non è indispensabile andare in farmacia a comprare le malefiche provette strette per le feci. Anzi: queste sono scomodissime per riuscire a recuperare le feci. Un po’ meglio vanno i barattoli larghi.
Ma se non avete tali barattoli in casa, va bene anche il semplice sacchetto con cui raccogliete le feci del cane, della carta stagnola o un barattolo pulito e riciclato.
Per quanto riguarda l’impacchettamento, soprattutto se le feci sono state tenute in frigo, capisco la necessità di bardarle per bene. Ma mettere le feci in una provetta, chiusa con lo scotch, avvolta in un tovagliolo, altro giro di scotch, giro di carta stagnola, scatolina di cartone della provetta, il tutto chiuso in un sacchettino di nylon con tre giri di scotch trasforma l’esame feci in un unboxing degno del miglior YouTuber.
Quali feci non vanno bene?
Ci sono alcuni campioni di feci che non sono molto utili da analizzare:
- feci totalmente liquide: si possono analizzare, ma spesso danno falsi negativi. In questo caso l’esame feci va ripetuto quando le feci sono tornate un minimo cremose
- sassi della lettiera dei gatti sporchi di feci: da quelli non si può fare nessun esame feci
- lettiera agglomerante dei gatti: quando prelevate le feci dalla lettiera dei gatti, assicuratevi che siano veramente feci e non le pallottole di urina che si formano nelle lettiere agglomeranti dei gatti
- traversina con macchia di feci liquide: anche in questo caso non si ha un campione da analizzare
- feci molto vecchie o secche: più fresche sono e meglio è. Feci troppo secche o vecchie di giorni o settimane non sono diagnostiche
Foto di Miro Leiro da Pixabay
16 risposte
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