Panleucopenia virale felina: sintomi e terapia nel gatto

Una delle malattie per cui si vaccinano i gatti è la Panleucopenia virale felina. Si tratta di una malattia molto contagiosa che provoca spesso vero e proprie epidemie nei focolai in cui si sviluppa. È la causa della gastrenterite virale felina: il virus della malattia nei gatti è correlato al Parvovirus canino di tipo 2 responsabile della gastroenterite virale canina. Occhio che la malattia è spesso mortale. Va ricordato, però, che esiste un vaccino per questa patologia.

Panleucopenia virale felina: cause e modalità di trasmissione

La causa della Panleucopenia virale felina è un Parvovirus, un virus a DNA. Esattamente come il Parvovirus canino, è un virus che tende a persistere parecchio nell’ambiente, soprattutto a temperatura normale. Pensate che può resistere un annetto nel materiale organico. Resiste anche alle basse temperature e a mezz’ora col calore a 60 gradi. L’alcol non è efficace: contro il Parvovirus funziona solamente la candeggina.

Le principali vie di trasmissione sono:

• contatto diretto con gatti malati o secrezioni, fra cui anche feci e urine
• contatto indiretto con oggetti, trasportini, veicoli, mani, vestiti, scarpe contaminate dal virus
  insetti che fungono da vettori passivi
• via transplacentare

Occhio che gli animali malati eliminano il virus anche per un mese e mezzo dopo essere apparentemente guariti. Il periodo di incubazione varia dai 4 ai 10 giorni.

Sintomi della Panleucopenia virale nel gatto

La malattia può colpire i gatti di qualsiasi età. Tuttavia la forma più grave di solito la si vede nei gattini di età compresa fra i 3 e i 5 mesi, soprattutto in quelli non vaccinati. Come accade per altre malattie, anche qui ci sono diverse forme e sintomi:

Forma iperacuta

• shock settico
• ipotermia
• coma
• morte in 12 ore

Forma acuta

• febbre alta
• abbattimento
• anoressia
• dolore addominale
• vomito
• diarrea
• disidratazione
• aumento di volume dei linfonodi intestinali
• morte

Attenzione: vomito e diarrea compaiono 1-3 giorni dopo gli altri sintomi. Spesso il tutto inizia solo con un gattino abbattuto e che non vuole mangiare.

Forma subacuta

• febbre
• abbattimento
• diarrea
• disidratazione

Forma subclinica

• tipica degli adulti
• spesso asintomatica
• leucopenia

Forma da infezione transplacentare

• infertilità
• aborto spontaneo
• natimortalità
• gattini: incoordinazione motoria, tremori, alterazioni della retina, atassia, sindrome cerebellare

Complicanze

• ulcere nel cavo orale
• diarrea con sangue
• ittero
• CID

Occhio che gli animali che guariscono ci mettono settimane e settimane a riprendersi. Fondamentali sono i primi cinque giorni: se non ci sono sintomi gravi, è possibile che il gattino sopravviva.

Come si cura?

Di nuovo: è una malattia virale, quindi non esiste terapia specifica. Si tratta di applicare terapia sintomatica e di sostegno, modificandola a seconda dei sintomi. Quindi è possibile che il vostro veterinaio vi prescriva antibiotici per parare le sovrinfezioni batteriche secondarie, antiemetici, antidiarroici, vitamine, fluidotetapia…

Importante è vaccinare i gattini nei tempi giusti e rispettare i protocolli vaccinali, onde evitare epidemie di panleucopenia soprattutto negli ambienti dove convivono più gatti.

Come pulire l’ambiente?

Il virus della panleucopenia è sensibile alla sola candeggina, tutti gli altri disinfettanti si sono rivelati inefficaci. Se in casa è morto un gattino di panleucopenia, conviene disinfettare ripetutamente l’ambiente più e più volte, eliminare cucce, coperte, ciotole e giocattoli del gattino e aspettare qualche mese prima di introdurre nuovamente un altro gatto.

Foto di Olga Ozik da Pixabay